guida alla catalogazione : extra

guida alla catalogazione

extra

linea

[a cura di a.l.]

extra

Extra significa qui essenzialmente extra Sebina/SBN. Si tratta di dati che restano esclusi dal catalogo in linea sia per le regole di SBN(A) che per i limiti tecnici imposti dai diversi hardware e software adottati.

Non è prevista, ad esempio, in SBN la rilevazione dei privilegi di stampa o delle dediche, e tanto meno l'indicizzazione dei dedicatari. Non è in genere possibile la trascrizione di gran parte dei caratteri speciali adottati dai tipografi per le segnature, mentre dalla formula collazionale resta escluso l'uso in esponente di numeri e dei convenzionali π (pi greco) e χ (chi), come d'altra parte dell'intera serie dei caratteri dell'alfabeto greco.

Quando anche questo genere di problemi fosse superato -- e non lo è -- esistono in SBN antico documenti che, catalogati a livello MAX, non possono essere modificati se non da poche persone autorizzate a farlo e non sempre facilmente raggiungibili.

Le edizioni antiche già catalogate come tali in Amicus e convertite in Sebina (circa 600) devono ora essere riprese in mano per vedere -- quando possibile -- di schiacciarle sulle catalogazioni esistenti nell'Indice SBN o, altrimenti, per inviare in Indice un nuovo titolo, adeguando descrizione e punti d'accesso a essa collegati agli standard richiesti.

Volendo evitare di dover poi tornare ancora, in futuro, sul lavoro fatto, si richiede ai catalogatori di rilevare per ogni edizione trattata in Sebina una serie supplementare di dati -- insieme a quelli che, anche se previsti dalla Guida SBN, non è in certi casi possibile correggere come si dovrebbe.

Vanno registrate versioni alternative di alcune sezioni della descrizione bibliografica (come figura in Sebina/SBN) dove:

nell'area del titolo, in quella dell'edizione e della pubblicazione, lo scioglimento delle abbreviazioni viene registrato tra quadre, mentre i numeri romani si trascrivono così come si trovano, senza tradurli in cifre arabe
nella formula collazionale si riproducono i caratteri speciali, mentre le carte bianche si segnano tra parentesi tonde di seguito alla formula
nell'impronta i caratteri dell'alfabeto greco e le legature æ Æ œ Œ vanno trascritti come si trovano e non sostituiti da un asterisco

Vanno poi registrati alcuni elementi normalmente esclusi da Sebina/SBN:

di seguito alla segnalazione del tipo di caratteri si registra anche se il testo è stampato su due o più colonne
per quel che riguarda le iniziali xilografiche va registrato anche se si tratta di iniziali parlanti
una nota segnala dediche, dedicatorie ecc., e ad essa è collegata la relativa scelta della forma del nome del dedicatario da usare come ulteriore accesso al documento, con eventuali rinvii dalle forme scartate
alle notizie sulla dedica, quando presente, seguono quelle su altri contributi minori nelle carte preliminari, anche qui con scelta della forma del nome (o dei nomi) a cui si crea un accesso e rinvii dalle forme scartate
un'altra nota segnala privilegi, licenze di stampa ecc.