Università di Modena e Reggio Emilia -
CSBA - Fondi antichi
i Gadaldini : una cornice xilografica :
A4. i Gadaldini + lato inferiore
A. STORIA
+ lato sup. ; lato inf. ; lato sin. ; lato dx |
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+ es. 1 (1519) | |
+ es. 2 (1521) | |
+ es. 3 (1519) | |
+ tratteggio, volute, medaglioni |
+ lato sup. |
+ lato sup. ; lato inf. ; lato sin. ; lato dx |
+ lato sup. ; lato inf. ; lato sin. e dx |
B. FIGURE
+ fonti bibliche | |
+ cattedrali | |
+ miniatura | |
+ xilografia |
+ Dino Campana |
[a cura di a.l.]
La stampa che si propone qui proviene dal frontespizio degli Statuta ciuitatis Mutinae ad iudices aquarum pertinentia, del 1575 (1576 la data al colophon). Ma vale come esempio per tutte le edizioni in folio dei Gadaldini in cui figura. Gli altri lati della cornice possono variare, questo resta fisso con l'aggiunta, rispetto all'originale veneziano, della croce al centro dello scudo che diventa così lo stemma di Modena.
Si tratta infatti sempre di edizioni giuridiche cittadine. Unica eccezione gli statuti di Sassuolo, del 1562, dove la croce viene coperta e lo scudo appare vuoto.
Notiamo però anche che l'inserto cambia rispetto alla sua prima apparizione negli Statuta collegii dominorum causidicorum ... (1559). Dal 1575 vediamo che la cornice dello scudo è assume un doppio filetto, e questo toglie spazio alla croce (i bracci si accorciano), mentre l'ombreggiatura del braccio verticale passa da sinistra a destra.
La matrice lignea utilizzata dai Gadaldini è tuttora conservata nella collezione di legni incisi della Galleria estense di Modena. La riproduzione riprende quella di Legni incisi 88, fig. 1, p. 22.