Nei frontespizi dei Gadaldini che riutilizzano i due legni veneziani con agli angoli il tetramorfo, sui lati sinistro e destro dal 1562 (statuti di Sassuolo) figura regolarmente una coppia di fasce fiorite su fondo nero, anch'essa probabilmente di origine veneziana. Questi due pezzi si presentano sempre "tagliati" nella parte superiore: sono i due che vediamo qui accoppiati sulla destra dello schermo, in questo caso tratti dagli Statuta ciuitatis Mutinae ad iudices aquarum pertinentia.

Misurano poco meno di 18 cm d'altezza mentre la larghezza è per uno di circa 2,5 cm, per l'altro di 2,7.

Uno dei due, quello leggermente più stretto, abbiamo la possibilità di vederlo anche intero, senza "tagli", perché così si presenta sul frontespizio della Stadera del formento stampata da Antonio Gadaldini nel 1544 (dall'esemplare della Biblioteca estense universitaria il particolare riprodotto qui sulla sinistra dello schermo) e su quello degli Statuta collegii dominorum causidicorum ... del 1559.