una cornice xilografica

A. STORIA

1. Gregorio de Gregori

+ lato sup. ; lato inf. ; lato
   sin.
; lato dx
+ es. 1 (1519)
+ es. 2 (1521)
+ es. 3 (1519)
+ tratteggio, volute,
   medaglioni

2. Bernardino e Matteo
    Vitali

+ lato sup.

3. Giovanni Nicoli

+ lato sup. ; lato inf. ; lato
   sin.
; lato dx

4. i Gadaldini

+ lato sup. ; lato inf. ; lato
   sin. e dx

B. FIGURE

1. i quattro viventi

+ fonti bibliche
+ cattedrali
+ miniatura
+ xilografia

2. pellicano

3. fenice

4. unicorno

5. sfingi

+ Dino Campana

[a cura di a.l.]

A4. i Gadaldini + lato superiore della cornice

Soltanto nella prima comparsa presso i Gadaldini di elementi della cornice di Gregorio de Gregori, negli Statuta collegii dominorum causidicorum ... (1559), troviamo al lato superiore due piccoli legni che rappresentano la fuga in Egitto e la strage degli innocenti, e che erano già apparsi a Modena in un'edizione di Giovanni Nicoli.

lato superiore della cornice (1575)

L'immagine del legno di testa con aquila e angelo agli angoli e la marca tipografica nell'ovale centrale è ripresa qui dal frontespizio degli Statuta ciuitatis Mutinae ad iudices aquarum pertinentia, del 1575 (1576 la data al colophon). Figura, dal 1562 al 1578, in tutte le edizioni in folio dei Gadaldini dove si trova la nostra cornice.

Doveva trattarsi di un legno passepartout: al centro un vuoto che nelle stampe di Gregorio de Gregori veniva riempito col legno piccolo, di forma ovale, dov'è intagliato il pellicano, mentre la tipografia modenese commissiona a un artista locale, crediamo, questa variante della marca col bambino a cavallo della tartaruga.