Università di Modena e Reggio Emilia -
CSBA - Fondi antichi
i Gadaldini : la marca tipografica : 7. scimmia e tartaruga
+ Kalila e Dimna
+ 1 ; + 2 ;
+ 3 ; + 4 ; + 5 ; + 6 ; + 7 |
+ Esopo | |
+ Bomarzo |
+ metopa | |
+ terracotta | |
+ specchio | |
+ Ermes psicopompo |
+ the Mock Turtle | |
+ la Bibbia di Borso | |
+ Schifanoia |
+ Aquileia, Plèroma | |
+ due galli due tartarughe | |
+ bambino e gallo |
+ Kalila e Dimna | |
+ Ms. arabo; Cosmè Tura | |
+ Mss. persiani | |
+ scimmie, bambini |
+ purezza, amore | |
+ fecondità | |
+ regalità | |
+ salvezza |
+ giochi | |
+ L'infanzia nasce ... | |
+ putti: gli antichi | |
+ putti: Rinascimento | |
+ La tortue |
[a cura di a.l.]
Pañcatantra è il titolo di un'antica opera indiana dove, all'interno di un racconto-cornice, diverse favole che hanno come protagonisti degli animali vengono a comporre cinque libri. Ognuno è basato su un racconto principale al quale se ne collegano diversi altri, strutturati come racconti nel racconto. Scatole cinesi. L'opera è destinata all'educazione dell'uomo di governo, del principe.
Il testo più antico attualmente noto risale al IV-VI secolo d.C., ma per la sua diffusione in Occidente
bisogna rifarsi alla versione in lingua araba di Ibn Al-Muqaffa', Kalila e Dimna, composta nell'VIII secolo e ricavata
da una precedente traduzione in medio persiano (pehlevico), del VI secolo, che già arricchiva il testo con nuove storie, a cui altre vengono ora aggiunte.
Dalla versione araba, oltre a una successiva persiana (XII secolo) e a una spagnola (XIII secolo), derivano:
Kalila e Dimna sono, in arabo, i nomi dei due sciacalli protagonisti del primo e più lungo libro-racconto: Il leone e il toro. Nella traduzione greca diventano Stephanites e Ichnelates (Stefaneto e Ichnelate nel Gouerno de' regni), mentre nell'originale sanscrito si chiamavano Karataka e Damanaka.
Diversi manoscritti arabi e persiani, come anche codici e incunaboli occidentali, sono illustrati. Frequenti le immagini della scimmia a cavallo della tartaruga. Un esempio, col particolare di una miniatura persiana ricavato da Mandragore, è dato in testa a questa pagina e per altri del genere -- i più belli e anche i più interessanti pensando alla nostra marca -- si rinvia a quanto detto sui manoscritti persiani.
Si riproduce qui a lato la stessa scena come figura in un manoscritto del XIV secolo con la versione latina del Kalila e Dimna di Raymond de Béziers (BnF, Latin 8504, c. 106r, da Mandragore). Un'immagine prodotta da chi evidentemente non conosceva l'aspetto della tartaruga.
Qualcosa di simile si verifica nell'edizione del Directorium humanae vitae pubblicata a Strasburgo da Johann Prüss intorno al 1489, ma anche nelle illustrazioni di diverse edizioni di Esopo tra fine XV e inizio XVI secolo: si veda per esempio quella dedicata alla favola De testudine, aquila et cornice nell'edizione stampata a Augsburg da Anton Sorg intorno al 1479, dove la tartaruga è senza alcun dubbio una chiocciola.