Università di Modena e Reggio Emilia -
CSBA - Fondi antichi
i Gadaldini : la marca tipografica : 8. gigli
+ salvezza
+ 1 ; + 2 ;
+ 3 ; + 4 ; + 5 ; + 6 ; + 7 |
+ Esopo | |
+ Bomarzo |
+ metopa | |
+ terracotta | |
+ specchio | |
+ Ermes psicopompo |
+ the Mock Turtle |
+ la Bibbia di Borso | |
+ Schifanoia |
+ Aquileia, Plèroma | |
+ due galli due tartarughe | |
+ bambino e gallo |
+ Kalila e Dimna | |
+ Ms. arabo; Cosmè Tura | |
+ Mss. persiani | |
+ scimmie, bambini |
+ purezza, amore | |
+ fecondità | |
+ regalità | |
+ salvezza |
+ giochi | |
+ L'infanzia nasce ... | |
+ putti: gli antichi | |
+ putti: Rinascimento | |
+ La tortue |
[a cura di a.l.]
In alcune immagini dell'Annunciazione -- miniature, vetrate, sculture -- al posto del semplice vaso di gigli figura quella che è stata chiamata Lily Crucifixion: i gigli reggono Gesù crocifisso, la cui figura ha in genere dimensioni minori rispetto a quelle dell'angelo e della Vergine. Tutti gli esempi conosciuti si trovano in Gran Bretagna (vedi bibliografia e link).
Ci ricordano -- a dispetto delle tante immagini di Madonne e santi con gigli che sembrano apparire esclusivamente come attributi di purezza, castità, verginità -- il significato primario cristologico, salvifico, del simbolo. Lo stesso a cui rimandano le immagini del Giudizio finale dove Cristo appare con un ramo di gigli e una spada ai lati della bocca. I gigli, segno della grazia, per gli eletti; la spada per i dannati.
I tre esempi proposti sono particolari, nell'ordine, dalla c. a3r del Legendario de sancti di Iacopo da Voragine stampato a Venezia da Manfredo di Monferrato nel 1492 (Essling 1907-14 678, fig. a p. 122), dal Giudizio finale di Marx Reichlich, ca. 1490 (Chrysler Museum of Art, Norfolk, Virginia), e dal Giudizio dipinto nella chiesa di Santo Stefano presso Montani, in Val Venosta, nel 1487 (foto di Andrea Palazzi).
Per la spada il rinvio è all'Apocalisse di Giovanni, cap. 1,12-16:
[...] vidi sette candelabri d'oro e in mezzo ai candelabri c'era uno simile a figlio di uomo [...] Nella destra teneva sette stelle, dalla bocca gli usciva una spada affilata a doppio taglio e il suo volto somigliava al sole quando splende in tutta la sua forza.
Questa spada a doppio taglio della visione di Giovanni è spesso rappresentata come due diverse spade, una per ogni lato della bocca. Càpita appunto che a una delle due, quella sul lato destro del Cristo giudice, dove stanno gli eletti, si sostituiscano i gigli. Proprio perché quei fiori, simbolo di purezza, amore, fecondità e regalità si sono identificati con l'immagine di Gesù salvatore.
In un piccolo olio su tavola di Petrus Christus dipinto intorno alla metà del Quattrocento, oggi nelle collezioni di Birmingham Museums & Art Gallery, alle spalle del Cristo "uomo di dolori" vediamo una coppia di angeli che reggono i gigli e la spada.