Università di Modena e Reggio Emilia -
CSBA - Fondi antichi
i Gadaldini : la marca tipografica : 7. scimmia e tartaruga
+ scimmie, bambini
+ 1 ; + 2 ;
+ 3 ; + 4 ; + 5 ; + 6 ; + 7 |
+ Esopo | |
+ Bomarzo |
+ metopa | |
+ terracotta | |
+ specchio | |
+ Ermes psicopompo |
+ the Mock Turtle |
+ la Bibbia di Borso | |
+ Schifanoia |
+ Aquileia, Plèroma | |
+ due galli due tartarughe | |
+ bambino e gallo |
+ Kalila e Dimna | |
+ Ms. arabo; Cosmè Tura | |
+ Mss. persiani | |
+ scimmie, bambini |
+ purezza, amore | |
+ fecondità | |
+ regalità | |
+ salvezza |
+ giochi | |
+ L'infanzia nasce ... | |
+ putti: gli antichi | |
+ putti: Rinascimento | |
+ La tortue |
[a cura di a.l.]
Sui margini dei manoscritti gotici le scimmie assumono quel ruolo ruolo comico/parodico, che contrasta a volte vistosamente col carattere del testo illustrato, per cui Camille, p. 12, ha proposto l'espressione monkey business. Nella decorazione rinascimentale ispirata a modelli antichi dominano invece i gruppi di putti o amorini ("spiritelli" è il temine usato in Italia al loro primo apparire, nel Quattrocento).
Qualche volta le figure dei bambini si confondono quelle delle scimmie. E questo succede più spesso nel nord dell'Europa, dove elementi di origine medievale si fondono con quelli classici senza le limitazioni imposte dal gusto "moderno" italiano.
I primi due particolari proposti sopra sono tratti da frontespizi riprodotti in Johnson, tav. 4 e 54, entrambi su disegno di Hans Baldung Grien. Si veda anche, per materiale simile, Luther, tav. 83, 93-95. Interessa qui sottolineare questa affinità e, in una certa misura, intercambiabilità che si stabilisce nella decorazione libraria del Cinquecento tra scimmia e bambino.
Scimmie che imitano i re magi sulla pagina di un Messale a cui si riferisce Camille, altre che giocano a bocce ai piedi della pagina di un'Apocalisse francese del XIV secolo (particolare riprodotto qui come finalino); bambini che giocano alla guerra nel primo dei due frontespizi di Hans Baldung, o che giocano con una scimmia nel secondo. Esempio-limite dell'intercambiabilità di cui si diceva può essere un'incisione di Pieter van der Borcht IV (1540-1608), Giochi di scimmie, che riprende i Giochi di bambini del suo maestro Bruegel.
Il caso della Madonna con la scimmia di Dürer rimanda al significato della scimmia come immagine caduta dell'uomo, a cui ci si riferisce in un'altra pagina dedicata alla scimmia di Kalila e Dimna, dove si accenna alla Pietà di Cosmè Tura del Museo Correr.
La catena alla quale la vediamo legata nell'incisione -- la stessa che lega le due scimmie di Bruegel il vecchio in un dipinto della Gemälde Galerie di Berlino (particolare a destra) -- è quella del peccato. Come tutte le catene, forse. Ma il bambino che siede in braccio alla Vergine, l'uomo morto che giace tra le braccia della madre, è venuto a spezzarla.
La terza immagine che abbiamo affiancato sopra alle due provenienti da cornici di frontespizi di Hans Baldung è un particolare dall'anonima Annunciazione di Aix-en-Provence, dipinta intorno al 1440. Qui il Bambino scende lungo i raggi di luce dal Padre alla Vergine, come in tante altre Annunciazioni dell'epoca, ma nel suo percorso incontra una scimmia scolpita in cima al baldacchino che sovrasta il leggio di Maria.