Annunciazione con particolare del Bambino e della scimmia, ca. 1440 (Sainte-Marie-Madeleine, Aix-en-Provence)
[da Web Gallery of Art]
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È stato Janson, p. 117-119 e tav. XIVc, a richiamare l'attenzione sull'Annunciazione di Aix dal punto di vista che qui ci interessa,
nel capitolo del suo Apes and ape lore dedicato alla scimmia come figura della caduta (cap. IV, The ape and the Fall of Man):
La cosa più importante è la piccola immagine del Bambino Gesù, che porta già la croce e che vediamo scivolare verso la Vergine nel flusso dorato dei raggi luminosi,
al di sopra e un poco a sinistra della scimmia. Le due figure hanno le stesse dimensioni, e la distanza tra loro è talmente breve che è difficile, per l'osservatore, guardarne una senza accorgersi dell'altra.
Aggiungiamo che, per togliere anche la minima traccia di dubbio sul fatto che la loro giustapposizione si debba intendere in termini di Caduta e Salvezza, la scimmia regge nella zampa destra un piccolo oggetto
di forma sferica e, se possiamo fidarci delle fotografie disponibili, non sarà altro che la solita mela.
Il frutto, cioè, che tradizionalmente vediamo Eva, tentata dal serpente, porgere a Adamo. Lo stesso che Janson, cap. IV, ha evidenziato
come attributo della scimmia in immagini dove, soprattutto a partire dal Quattrocento, l'animale assume il ruolo di metafora visiva della Caduta.