Università di Modena e Reggio Emilia -
CSBA - Fondi antichi
i Gadaldini : la marca tipografica : 7. scimmia e tartaruga
+ scimmie, bambini + A. Dürer, Madonna con la scimmia
+ 1 ; + 2 ;
+ 3 ; + 4 ; + 5 ; + 6 ; + 7 |
+ Esopo | |
+ Bomarzo |
+ metopa | |
+ terracotta | |
+ specchio | |
+ Ermes psicopompo |
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+ la Bibbia di Borso | |
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+ Aquileia, Plèroma | |
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+ bambino e gallo |
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+ Ms. arabo; Cosmè Tura | |
+ Mss. persiani | |
+ scimmie, bambini |
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+ fecondità | |
+ regalità | |
+ salvezza |
+ giochi | |
+ L'infanzia nasce ... | |
+ putti: gli antichi | |
+ putti: Rinascimento | |
+ La tortue |
[a cura di a.l.]
Janson ha dedicato un capitolo del suo libro all'immagine della scimmia in catene: The fettered ape (p. 145-157).
In un primo periodo, tra Due e Trecento, l'animale prigioniero appare invariabilmente accompagnato dal suo padrone (trainer) con la catena o la corda in una mano e un bastone o una frusta nell'altra. A partire dal Quattrocento la coppia scimmia/trainer esce di scena mentre "la scimmia incatenata per sé diviene una figura comune del repertorio artistico tardo gotico": quella del prigioniero del vizio (p. 149).
Dopo un'identificazione nei primi secoli cristiani tra scimmia e diavolo (l'animale come figura diaboli), dall'epoca romanica si era infatti affermata l'idea della scimmia come immagine dell'uomo in uno stato di degenerazione. La scimmia come peccatore, non più diavolo ma vittima del diavolo.
Dunque le catene della scimmia sono quelle dell'uomo dopo la Caduta; di questo parlano immagini come quella proposta qui a fianco. Con una precisazione importante (p. 150):
In Italia la scimmia si trova sullo sfondo di immagini religiose a partire dalla metà del XIV secolo, ma il suo significato, con pochissime eccezioni
[una, notevole, sarà la Pietà di Cosmè Tura], era soltanto quello di un animale esotico
appropriato all'ambientazione orientale della scena. [...] Che queste scimmie siano o no incatenate dipende esclusivamente dalla fantasia dell'artista; in questo caso quindi il fatto ha scarso significato.
Al nord, d'altra parte, [...] la scimmia incatenata si incontra in situazioni che ne fanno chiaramente qualcosa di diverso da un semplice elemento del décor orientale.
La più nota di queste immagini nordiche è la Madonna con la scimmia di Dürer, incisa al bulino intorno al 1498 (p. 151 -- l'immagine è qui ripresa da Strauss, 21):
Qui è indubbiamente presente l'idea del male vinto, ma Dürer deve anche avere inteso evidenziare il contrasto tra la scimmia, il prigioniero dei piaceri del corpo, e l'uccello tra le mani del Bambino, l'anima come prigioniera volontaria del Salvatore.